venerdì 23 novembre 2012

Il principe azzurro

“E io che una volta credevo nel principe azzurro. Coi capelli di polenta e gli occhi a lago. Due. Bolsena e Bracciano. Che mi citofonava al portone posteggiando il cavallo bianco di lato al cassonetto. Son passati trentotto anni e ancora non l'ho trovato. O son cretina o comincio a dubitare che sia una specie protetta. Magari si è estinto da anni”.
Così scriveva la nostra Lucianona nazionale e, a volerla parafrasare, il genere femminile è stato un po’ plagiato dalle favole e ciò ha creato non pochi problemi in quello che io definirei "l'indotto": abiti da sposa principeschi, carrozze, cavalli, gentilezza, zerbinismo, matrimoni con budget a 5 zeri e finanziamenti per coprire tutti i 5 zeri.
Poi è arrivato Shrek, la salvezza del genere maschile, che esce dalla sua palude per insegnarci che il principe azzurro non è poi questo granché ma che, neanche, ti devi accontentare del primo orco che ti capita a tiro.
Speri nel principe, trovi il rospo e ti sposi Shrek :)
Principe azzurro. Chi è costui?
Il principe azzurro è quello che, quando non sai fare qualcosa, t’insegna a farla.
E’ colui che si sforza di parlare con te anche se proprio non ne ha voglia.
Il principe azzurro non fa questioni inutili, non cerca lo scontro.
Il principe azzurro ti tiene per mano per strada.
E’ colui che ti fa i regali senza che ci sia motivo.
Il principe azzurro finisce le frasi che inizi tu.
Il principe azzurro è quello che ti fa piangere dalle risate.
Il principe azzurro è il tuo respiro di sollievo.

Io, il mio principe azzurro, l’ho trovato.
E il 22 giugno 2013 me lo sposo.

giovedì 8 novembre 2012

My brand new day

La carta d'identità afferma, con non poca pedanteria, che compio 27 anni.
Personalmente, ne compio 25 da almeno 3 anni.
Quanti me ne sento addosso, è un altro discorso.

Quanti anni sono passati quest'anno? Io sono invecchiata molto più di quanto mi competerebbe. 
Sono cresciuta? No, sono invecchiata. Vecchia senza i vantaggi della vecchiaia. Niente saggezza, solo acciacchi mentali. 
Questa testa che non funziona più come dovrebbe e mi regala incubi nitidi e frequenti. Questo cuore che cede continuamente alla fragilità. Questa memoria che mi fotte sempre nei momenti meno congrui, facendomi ricordare cose lontane anni luce, che colpiscono come un pugno alla bocca dello stomaco. Questi occhi che fanno scendere lacrime copiose e bastarde quando meno sarebbe opportuno. 
La realtà è che sono vecchia perché mi sono stati tolti troppi anni di vita con le persone che amo. Non lo accetto, non me lo spiego, ma non dispero. La mia vita non è un dramma, non lo sarà mai.
 
Questo è il mio brand new day, il mio giorno nuovo di zecca, e lo dedico quanti costantemente si stringono introno a me, a quanti mi abbracciano di un abbaccio immenso e duraturo. Lo dedico a colui che amo di un amore grande, sincero e profondo.

Io sono in piedi. Lo devo a voi. 
E sono migliore di quanto mi piace ammettere. Minchiona e nerdissima, as usual.

Buon compleanno a me.
Il Signore benedica con ogni benedizione tutti e ciascuno di voi.


mercoledì 7 novembre 2012

--> Forward

Io ho una radio sveglia. Tutte le mattine ha lei l'ingrato compito di strapparmi al sonno. Fondamentalmente la odio. Ma stamattina ha gracchiato per me "L'America conferma Obama", e mi ha strappato un sorriso.
Io voglio bene ad Obama. 

Voglio bene ad Obama perché ama infinitamente sua moglie. La ama davvero, mica "pizza e fichi". Le fa dichiarazioni d'amore pubbliche davanti a milioni di spettatori e telespettatori e ascoltatori. La abbraccia con gli occhi chiusi, si abbandona al suo abbraccio. La fotografa e la posta su Twitter. Chiede a tutti suoi "Follower" di seguire il suo account Twitter. E' un cavaliere mediatico metropolitano.
Voglio bene ad Obama perché ha sposato una donna come Michelle. Una che non sparisce assolutamente dietro la figura del marito. L'America la stima e la ama ed è una che non ha avuto remore ad intraprendere battaglie che altri avevano ignorato o saltato a "piè pari". Ha avuto il coraggio di dire agli americani che sono dei ciccioni e che i loro sfizietti culinari pesano sulla sanità pubblica in misura quasi pari ad una legge finanziaria italiana (esagero volutamente).
Voglio bene ad Obama perché annuncia in diretta nazionale alle proprie figlie che stanno diventando donne bellissime e che  "un cane è sufficiente, mi spiace ragazze".
Voglio bene ad Obama perché chiede l'aiuto e la collaborazione dei suoi avversari " per tagliare il deficit, fissare il sistema delle tasse, votare una comprensiva riforma delle tasse”. E voglio anche un po' bene a Romney, perché prega affinché Obama sia all'altezza del suo conto (ndr. gli americani sono proprio un'altra razza: Romney ha chiamato Obama e si è congratulato. Non ha affermato di aver preso più voti dell'ultima elezione, che l'astensione è comunque molto alta, che è necessario ricontare i voti. No, si è congratulato. Educato, zitto e pippa!).
Voglio bene ad Obama perché prima di rivolgersi alla folla del McCormick center di Chicago, ha mandato una mail a tutti i suoi sostenitori (anche a me!), per ringraziarli e dir loro che dedicherà il suo mandato a rendere omaggio al loro sostegno.
Voglio bene ad Obama perché è una persona positiva. Parafrasa Ligabue e annuncia "America, il meglio deve ancora venire". E dice ancora che "l’economia migliora. Il decennio di guerra è finito. Il futuro ci torna a sorridere". "Siamo assolutamente più grandi della somma delle nostre singole ambizioni". 
Ma che figo è Obama? 

Tu perché vuoi bene ad Obama?