giovedì 14 marzo 2013

Opinioni opinabili

Aggiungo la mia voce a quella di migliaia di opinionisti opinabili italiani, non me ne vogliate, ma ne ho già sentite di ogni, da ieri sera alle 19:04.
L'italiano è colui il quale, in occasione di una partita di calcio, diventa improvvisamente nazionalista. Parimenti, in occasione dell'evento che porterà all'elezione del successore di Pietro al sommo pontificio, diventa un esperto di chiesologia e pratiche democratiche cattoliche. Non solo, i migliori diventano proprio cattolici del diritto leso. Gli italiani sono il popolo dei (diritti) lesi.
Tant'è, Prima di ieri ho assistito a previsioni improbabili, opinioni opinabili (giust'appunto), ragioni irragionevoli e sarcasmi evitabili.
Da ieri sera, ho già letto:
- ovazioni
- bestemmie
- cori di "esticazzi"
- preghiere
- benedizioni
- almeno 3 biografie diverse della stessa persona
- paragoni fatti sulla base di un discorso composto di una manciata di parole
- la vicenda semantica del nome Francesco (almeno 3 volte)
- affermazioni tipo: che faccia buona che ha (manco fosse Winnie the Pooh)

La questione è: per pietà, abbiate rispetto.
C'è ancora un manipolo di persone fiduciose e fedeli che si scaldano per certe prese di posizione.
La cristianità non è una finale di Champions League, cazzo!
Il Pontefice ha il compito di edificare strutture robuste che colleghino gli uomini a Dio. Alcuni italiani, a forza di "pontificare", han tirato su torri di cazzate.