Undici anni fa cominciava una storia che, come tutte le
grandi storie, ha un retroterra travagliato.
Mi considero per molti aspetti una co-autrice di questa
storia e devo ammettere che all’inizio non credevo molto nel progetto. Una
vicenda senza capo né coda, che deludeva e scontentava.
Ora credo che questa storia sia il regalo più meraviglioso
che mi abbia lasciato Sara.
La storia si chiama Syria ed oggi compie 11 anni.
Se potessi, metterei in una scatola tutto ciò che desidero
per lei.
L’amore per la lettura di mia madre e la sua inarrestabile
forza di andare avanti sempre.
La bontà ed il talento in cucina di mio padre, nonno
infaticabile.
La capacità di farsi amare e di restare nei cuori che era
propria di Sara. E la capacità di andare avanti comunque, quando non riuscirà a
farsi amare.
La straordinaria ironia di Marco ed il suo rispettoso attaccamento
al lavoro.
Il buon umore e l’aperta disponibilità di nonna Annita.
Nella scatola, di mio non ci metterei quasi nulla, che Syria mi
assomiglia anche troppo.
Appena un accenno di fiducia in sé e un pizzico di capacità
di tirare fuori il meglio dalle situazioni peggiori, i fiori dal letame.
Tu mettici il tuo sorriso Syria e la vita sarà sempre una bella canzone.
Buon compleanno Syria, la zia ti ama profondamente.