domenica 22 gennaio 2012

Harry Potter - Il Prigioniero di Azkaban

È crudele che io abbia passato così tanto tempo con James e Lily e tu così poco. (Sirius Black)



Vi è mai capitato di provare odio, ansia, frustrazione, gioia leggendo un libro?

Parlo di un coinvolgimento così profondamente emotivo da farti desiderare ardentemente di entrare nel libro, di essere parte della storia. Non semplici sentimenti legati a ciò che viene letto. Parlo di sentimenti di una grande intensità.

Questo è quello che è stata in grado di creare J. K. Rowling nei suoi sette romanzi. La saga completa è un concentrato di emozioni così forti che non ti riesce di staccare gli occhi dal libro. Non voglio parlare del fenomeno mondiale che si è scatenato attorno ad Harry, Ron, Hermione, Neville, Luna, Albus... perché di cose sull'argomento se ne sono dette da vendere e da appendere. Io stessa ho snobbato parecchio l'intera faccenda all'inizio perché sono un po' schizzinosetta con le cose che piacciono a tutti. Ma ragazzi, è straordinario quello che questa donna è riuscita a creare seduta nel pub di proprietà di suo cognato.

Prima di raggiungere il successo dovette spedire il manoscritto a ben tre case editrici che lo "rimbalzarono" etichettandolo come "troppo lungo".

Avrò avuto più o meno 15 o 16 anni e la mia cara amica Elena leggeva i libri di Harry già da qualche tempo, ci siamo sempre passate informazioni sui libri che avremmo dovuto assolutamente leggere e mi indicò la "Pietra filosofale", il primo capitolo della saga (sottolineo che la "signorina" comprava i manoscritti in lingua originale per poter leggere la storia in anticipo prima di tutti gli altri. Come ulteriore aneddoto posso raccontarvi che Elena, a scuola, prendeva appunti in Morse -punto linea e tutto il resto- ragazzi che mente Elena. http://it.wikipedia.org/wiki/Codice_Morse Ma questa è un'altra storia). Bene, mi ci buttai. Iniziai e divennero una dipendenza. Li leggevo ovunque. Ovunque. Sul pullman per andare a scuola. Nell'intervallo tra le lezioni (tutti gli intervalli, tra una lezione e l'altra). In bagno. Durante i pasti (e non vi dico quanto s'incavolava mio padre a vedermi col libro a tavola). Leggevo sempre e ovunque. Sono libri bellissimi. E'una storia bellissima. Personaggi originali. Trama strepitosa, mai banale, con un mucchio di particolari sensazionali e che rendono ricchissimo il racconto. Pazzesco, perché in realtà io detesto le descrizioni minuziose, roba tipo Ken Follet o Tolkien (adesso tutti quelli che hanno letto e amato "I pilastri della terra" "Il Signore degli anelli", mi salteranno al collo, ma in realtà ho solo detto che non mi piacciono le descrizioni troppo particolareggiate).

Ho scelto "Il Prigioniero di Azkaban" perché piace molto a Marco e allora volevo accontentarlo in qualche modo. Ma a me piacciono tutti veramente tantissimo.

E' emozionante leggere questa storia. E anche la trasposizione cinematografica non è male.

Nessun commento:

Posta un commento