giovedì 19 gennaio 2012

L'homme qui plantait des arbres


"Quando penso che un uomo solo, ridotto alle proprie semplici risorse fisiche e morali, è bastato a far uscire dal deserto quel paese di Canaan, trovo che, malgrado tutto, la condizione umana sia ammirevole."

Stasera un post breve ed allo stesso tempo un condensato di speranza.
"L'uomo che piantava gli alberi" è un racconto dello scrittore francese Jean Giono del 1953. Narra la storia del pastore Elzéard Bouffier e del suo progetto di piantare alberi.
Vedovo e taciturno e pianta querce.
Solo e con spirito eremitico e pianta betulle.
Scoppia la Prima Guerra Mondiale e pianta faggi.
Di 100.000 querce piantate si aspetta che solo 10.000 resistano alle incursioni degli animali e della Provvidenza, ma non abbandona il progetto.
Trasforma la sua terra in un giardino.

Ecco il punto. Creare un fitta foresta di relazioni, stringere i cuori. "Sapere che c'è qualcuno da qualche parte nel mondo dal quale ti senti compreso malgrado le distanze o i pensieri inespressi fa di questa terra un giardino".
Leggeteci quello che volete. Questa è la mia liberissima interpretazione.


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